martedì 4 settembre 2012

"INSAZIABILI CIALTRONI"


L'attore Clin Eastewood è intervenuto alla convention repubblicana a sostegno del candidato Mitt Romney, avversario dell'attuale Presidente USA Barack Obama, sostenendo tra l'altro:
"Io e voi possediamo questo Paese. Non i politici. I politici sono nostri dipendenti (infatti vengono pagati dai contribuenti). Il voto è importante. Non conta che tu sia repubblicano, democratico, libertario o qualunque altra cosa, siete voi i migliori. Non dimenticatelo. E quando qualcuno non fa il suo lavoro, dobbiamo mandarlo via".
Un concetto elementare per qualsiasi democrazia rispettosa dei propri cittadini. Non certo per i poveri sudditi italiani costretti a foraggiare una classe dirigente che non dirige più niente se non la bancarotta a cui ha ridotto il Paese. Dopo nove mesi di "tecnici" (peraltro molto meno peggiori del migliore Berlusconi), il Pil sta crollando del 2,5%, la disoccupazione è al 10,7 e lo spread a 451; il prossimo autunno si prospetta 'nerissimo'. A questa drammatica situazione, la classe dirigente quali e quanti sacrifici si è imposta?.
Premesso che nessun privilegio è stato abolito, i principali attori della politica italiana percepiscono i seguenti stipendi annui:

- Giorgio Napolitano: Presidente della Repubblica ............................239.181 €
- Mario Monti: Presidente del Consiglio.............................................211.502 €
- Corrado Clini: Ministro dell'Ambiente..............................................199.778 €
- Francesco Profumo: Ministro dell'Istruzione....................................199.778 €
- Renato Balduzzi: Ministro della Salute.............................................199.778 €
- Paola Severino: Ministro della Giustizia...........................................195.255 €
- Elsa Fornero: Ministro del Lavoro....................................................199.778 €
- Fabrizio Barca: Ministro della Coesione Territoriale......................199.778 €
- Corrado Passera: Ministro dello Sviluppo........................................231.804 €

E' evidente che questa gente non ha più il senso della "vergogna" e perciò è convinta che può permettersi ogni abuso e strafottenza nei confronti sia dei cittadini che in spregio alla Costituzione Italiana, la più apprezzata nel mondo per la tutela dei più deboli e a garanzia democratica (a proposito, ma non è Napolitano che deve imporne il rispetto?). Ciò significa che si sentono "padroni assoluti" dello Stato e possono quindi permettersi corruzione, intrighi, complotti e devastazione nella assoluta convinzione che i diritti e la stessa vita (un suicida al giorno) delle persone semplici non hanno alcun valore, dignità e rispetto.
E' rimasta qualche frangia della Magistratura ad opporsi alla loro bramosia, ma è solo questione di tempo; fatti fuori i residui, leali servitori dello Stato, il neo-fascismo, molto più subdolo e pericoloso di quello 'mussoliniano', sarà un dato di fatto, benedetto da banche, lobby, chiesa, destra, sinistra, centro. Tutti insieme felici e contenti.
E il 'popolo' che fa? Ovvio, si gratta!

sabato 9 giugno 2012

"TRAGICO INGANNO"


In ogni meandro globale, il rapporto col sangue inizia sin dalla nascita, ed è talmente forte che il nostro immaginario e la nostra cultura lo hanno eletto a simbolo stesso della vita. Due gocce di sangue attirano l’attenzione; di più generano panico e apprensione. Molti sono i ricordi e i drammi che il sangue rievoca in ogni individuo.
Non altrettanta considerazione e rilevanza gode invece la linfa che pure è di vitale importanza. Si può anzi dire che se la buona salute del nostro corpo dipende dal sangue, la buona salute del sangue dipende dalla linfa; essa infatti lo nutrisce con l’apporto di proteine e linfociti.
Come mai il sangue fa tanto parlare di se mentre la linfa è pressoché ignorata? Semplice: il sangue è rosso, per cui si vede, e la linfa è trasparente, quindi non appariscente.
Questo aspetto del nostro organismo ha un equivalente nella nostra società. Ci sono personaggi “sanguigni”, sempre attivi e al centro dell’attenzione, il cui moto perpetuo è garantito e risaltato dai media che li pompano continuamente in ogni comparto della società e in ogni casa (proprio come fa il cuore col sangue). Poi ci sono personaggi “linfatici”, efficaci e fondamentali, che nessuno vede e riconosce, che operano in silenzio tenendo in ordine gli strati profondi del tessuto sociale e rafforzando la salute dell’intera comunità.
Per essere informati sui comportamenti e sulle dichiarazioni dei personaggi “sanguigni” basta poca fatica: sintonizzarsi sui “canali” controllati dai Partiti (ho visto quindi è vero), sfogliare giornali ‘pilotati’ dagli editori, conformarsi acriticamente alle tradizioni culturali e consuetudini sociali, adattarsi al … nuovo che avanza (potere finanziario, mercato globale, tecnologia seducente, gadget, …) e rassegnarsi sempre più nella (falsa) convinzione della propria “impotenza”.
E’ a causa di tutto ciò se, in particolare nell’ultimo ventennio, l’inarrestabile degrado italico può vantare i ‘governi’ più corrotti, un ‘parlamento’ ad altissima caratterizzazione delinquenziale, un terrificante ‘debito pubblico’, un’evasione fiscale da primato mondiale, una incapacità e irresponsabilità politiche più uniche che rare.
Dovrebbe quindi essere ormai evidente a tutti che la “rivoluzione” e il cambiamento (quello vero) non verranno mai dall’alto, dai poteri forti o dalle elite privilegiate; nessuno che siede su ogni plancia di comando (dai piccoli ai grandi) ha realmente intenzione di imporre al sistema la terapia necessaria.
Tutto ciò a prescindere dalla grave crisi economica (per anni incoscientemente da Berlusconi negata) che ha colpito il mondo occidentale; provocata essenzialmente dalle Banche e pagata, come al solito, dalle fasce più indifese.
L’unica “rivoluzione” possibile può perciò avvenire solo lontano dal cono di luce dei riflettori, e il suo inizio è sempre una presa di coscienza individuale; affidarci a coloro che rappresentano la linfa della società. A quelli le cui azioni poco visibili, nascondono i meriti più grandi.

martedì 22 maggio 2012

"COME SI UCCIDE UN'ANIMA"

La FIAT Punto diesel sfreccia sulla super strada 77 Valdichienti. L'autovelox dei vigili di Caldarola ne risalta la targa: CF580MW. Il conducente sogghigna; sa che nessuna ammenda potrà stimolarne quel briciolo di disciplina e senso di responsabilità necessari. Egli è pienamente consapevole della propria impunità.
Gli autovelox non possono distinguere l'identità e la personalità del tracotante al volante; ne testimoniano soltanto l'infrazione compiuta. Su quello scorrevole tratto stradale le foto che immortalano la Punto CF580MW si susseguono a ritmo sostenuto da entrambi i sensi di marcia; i vigili dei Comuni di Caldarola e Belforte ne collezionano più di qualche decina. Ad esse si sommano quelle per "divieto di sosta"; una mole altrettanto consistente conferma la presenza dell'auto nei Comuni di Macerata, Porto Civitanova e Porto Sant'Elpidio.
Malgrado cotanta improntitudine, l'identità del conducente permane misteriosa e beffarda. Niente lo affligge perché nulla può accadergli; infatti non è il proprietario, ma l'autore del furto del veicolo FIAT Punto CF580MW perpetrato a Tolentino il 6/6/2009.
Come mai un ladro può infischiarsene del codice e 'beffarsi' delle varie autorità che operano nel suo usuale territorio e tragitto? Come può essere certo dell'apatia istituzionale risaltata dal fatto che nessuno, malgrado la serie abnorme di multe, si prenda la briga di spulciare il'data base' delle auto rubate?.
Eppure il pensionato (al minimo), M.A., usuale conducente della Punto sottratta e marito della legittima proprietaria, la tolentinate D.P., uomo da sempre attivo e socialmente impegnato, ha subito denunciato il ladrocinio, sancito al PRA la 'perdita possesso' e contestato tutte le ammende in ogni Ufficio di vigilanza dei Comuni estensori delle medesime. Ovunque infatti veniva ormai accostato all'identità della targa: "Sig CF580MW".
Pur tuttavia non mancano attestati di solerzia visto che i vigili C.D. di Civitanova e O.R. di Macerata ricorrono ad "EQUITALIA" per esigere il pagamento delle rispettive contravvenzioni. Il noto Istituto di riscossioni non smentisce la propria efficienza e provvede diligentemente a richiedere l'importo dovuto: 467,35 €. E' finita?.
Lo sarebbe se M.A., come da denuncia, non avesse lasciato nell'auto la propria patente di guida. L'astuto ladracchiuolo approfitta anche di tale opportunità e consente a terzi di infierire sull'ignara vittima trasformandola in "... sedicente datore di lavoro" nei confronti di un cittadino extracomunitario. La prima udienza si è tenuta il 4 maggio scorso, ma senza la presenza del sig. M.A.; non soltanto perché afflitto da polmonite, ma soprattutto perché estenuato, vinto dalla totale rassegnazione, si è arreso.

domenica 13 maggio 2012

"DOMINE NON SUM DIGNUS"

Mi è stato riferito che l'ex sindaco ha attribuito a me l'origine del suo tracollo politico. In verità sono ben consapevole di non essere degno di cotanto riconoscimento visto che il personaggio, 'masochista incallito', ci è riuscito perfettamente da solo. Chi, se non un autentico autolesionista, poteva infatti affidare le proprie sorti politiche a "paradossali primarie" contro il "feroce"?.
Per quanto mi riguarda, anticipando persino l'era 'grillina', sin dall' 8/6/2006 cercai di 'consigliarlo' scrivendogli tra l'altro: "In quanto politico e non politicante, considero il 'Potere' non una gratificazione personale, ma una necessaria responsabilità nei confronti e nell'assoluto rispetto di tutti i cittadini". Mi avesse ascoltato, forse oggi non sarebbe stato costretto a tornare a ...lavorare!
Mi accusa anche di non aver mai criticato l'attuale amministrazione. E' vero! Però è stata una scelta obbligata sia dalla mancanza di fondati riscontri (nessun compagno è presente in Consiglio Comunale), sia perché non mi appartengono giudizi ideologici. Anche ora mi sembra giusto limitarmi ad azzardare qualche generica valutazione, ma con una premessa; prima delle votazioni, ebbi modo di esprimere all'attuale Sindaco una mia opinione: le qualità personali sono indispensabili, ma per essere all'altezza del compito occorre una squadra molto qualificata. Questa convinzione era peraltro precisata nell'art. 3/3) dell'"Atto Costitutivo" del "PATTO PER MOGLIANO" dove si poteva leggere: "... lo stesso comitato promuove l'interazione tra tutte le forze politiche del Paese privilegiando la competenza e/o la professionalità delle persone che intendono candidarsi".
Le 'buone intezioni' vennero però disattese quando i destroidi del "Patto" percepirono l'accanimento suicida degli avversari. Esaltati dalla ormai sicura vittoria, stralciarono ogni impegno sottoscritto, preoccupandosi solo di gestire al meglio la 'concorrenza interna'.
Le successive dimissioni dell'assessore Nardi, indebolirono ulteriormente la compagine "zuriana". Essa comunque sembra, almeno finora, avere disatteso molti dei punti programmatici che ne caratterizzavano la campagna elettorale (decoro centro storico, socializzazione giovani, viabilità urbana, ecc.). Addirittura sventurata la cementificazione del Parco Comunale sia sotto il profilo economico che ambientale.
L'aspetto amministrativo si intuisce (era facile dopo l'arruffamento tipico del predecessore) piuttosto controllato e ordinato.
E' allora da considerarsi una 'buona amministrazione'? Certamente diversa rispetto alla precedente. Comunque, a mio modesto parere, limitata soprattutto dall'esigua capacità di percepire la necessità di comprensione e solidarietà tra cittadini, attraverso l'intelligente 'partecipazione' e coinvolgimento della comunità. Ciò, in sintesi, significa andare oltre l'ordinaria amministrazione.
Non sarebbe perciò male, come inizio e in tempi di IMU, se Zura & C. dimezzassero le rispettive remunerazioni. Un autentico, sintomatico segnale.

giovedì 26 aprile 2012

"I QUATTRO CAVALIERI DELL'APOCALISSE"

E' fin troppo nota la voracità della nostra "casta" politicante che, unica al mondo, si permette spudoratamente di ingoiare ogni risorsa pubblica, con la conseguenza che nelle scuole si è costretti a provvedere personalmente all'acquisto di materiale didattico per assicurare un minimo di insegnamento.
Il dramma è che la gravissima crisi economica, procurata dalla "Grande Finanza" e caricata sulle spalle dei soliti noti, determina situazioni sempre più tragiche, spesso, spesso risaltate da una crescente serie di agghiaccianti suicidi.
Con ciò non bisogna però rassegnarsi al cieco e pericoloso 'qualunquismo'; in verità esistono ancora persone che, anche ad alti livelli istituzionali, sono degne di stima e considerazione. Quelle che sono sfuggite alle strette maglie di una legge elettorale (la "porcata") studiata per assicurare ai potentati dei Partiti la scelta dei più fidati sottoposti.
La colpa di tutto ciò è però attribuibile ad una spudorata prassi elettorale? Ad una serie di ignobili personaggi cinici e avidi? Oppure alla "semplicità" di una massa di elettori che agiscono più per istinto che per riflessione? Come si può votare un magnate per il solo fatto che ..."E' ricco quindi non ha bisogno di rubare"? E' possibile che a nessuno venga il sospetto che la sostanziosa ricchezza possa essere conseguenziale a scippi finanziari, appropriazioni disoneste, criminalità organizzata? Ci si può veramente arricchire impegnandosi duramente in lavori onesti e dignitosi?.
Gli elementi di riflessione sono ovviamente tanti, ma per comprendere la politica, quella sana, utile al bene comune, è piuttosto semplice; basta equiparare lo Stato alla famiglia. Come si comporterebbe un buon padre di fronte alle varie circostanze che possono condizionare la vita dei propri cari? Certamente con un po' di buon senso, molta responsabilità e una certa dose di solidarietà. Si può perciò governare una Nazione, che 'vanta' oltre 2000 miliardi di € di debito pubblico, se non si possiedono le qualità di equità, giustizia e saggezza tipiche del buon genitore?.
Semplice: basta mantenere le masse nella stupidità, nell'ignoranza, nella superficialità e nell'indifferenza. I quattro cavalieri dell'apocalisse che hanno sempre assicurato i soliti, grossi privilegi alle CASTE e mantenuto nella sudditanza le moltitudini. Che fare? Scuotersi dall'atavico torpore, svegliarsi, diventare protagonisti della propria vita, vincere paura e viltà.Partecipare per se stessi e le future generazioni, non nella speranza che ... qualche mollica cada dal tavolo degli 'sciacalli', ma per la propria dignità e libertà di UOMINI.
L'ignoranza secca le sorgenti di senso e genera siccità.