giovedì 26 aprile 2012

"I QUATTRO CAVALIERI DELL'APOCALISSE"

E' fin troppo nota la voracità della nostra "casta" politicante che, unica al mondo, si permette spudoratamente di ingoiare ogni risorsa pubblica, con la conseguenza che nelle scuole si è costretti a provvedere personalmente all'acquisto di materiale didattico per assicurare un minimo di insegnamento.
Il dramma è che la gravissima crisi economica, procurata dalla "Grande Finanza" e caricata sulle spalle dei soliti noti, determina situazioni sempre più tragiche, spesso, spesso risaltate da una crescente serie di agghiaccianti suicidi.
Con ciò non bisogna però rassegnarsi al cieco e pericoloso 'qualunquismo'; in verità esistono ancora persone che, anche ad alti livelli istituzionali, sono degne di stima e considerazione. Quelle che sono sfuggite alle strette maglie di una legge elettorale (la "porcata") studiata per assicurare ai potentati dei Partiti la scelta dei più fidati sottoposti.
La colpa di tutto ciò è però attribuibile ad una spudorata prassi elettorale? Ad una serie di ignobili personaggi cinici e avidi? Oppure alla "semplicità" di una massa di elettori che agiscono più per istinto che per riflessione? Come si può votare un magnate per il solo fatto che ..."E' ricco quindi non ha bisogno di rubare"? E' possibile che a nessuno venga il sospetto che la sostanziosa ricchezza possa essere conseguenziale a scippi finanziari, appropriazioni disoneste, criminalità organizzata? Ci si può veramente arricchire impegnandosi duramente in lavori onesti e dignitosi?.
Gli elementi di riflessione sono ovviamente tanti, ma per comprendere la politica, quella sana, utile al bene comune, è piuttosto semplice; basta equiparare lo Stato alla famiglia. Come si comporterebbe un buon padre di fronte alle varie circostanze che possono condizionare la vita dei propri cari? Certamente con un po' di buon senso, molta responsabilità e una certa dose di solidarietà. Si può perciò governare una Nazione, che 'vanta' oltre 2000 miliardi di € di debito pubblico, se non si possiedono le qualità di equità, giustizia e saggezza tipiche del buon genitore?.
Semplice: basta mantenere le masse nella stupidità, nell'ignoranza, nella superficialità e nell'indifferenza. I quattro cavalieri dell'apocalisse che hanno sempre assicurato i soliti, grossi privilegi alle CASTE e mantenuto nella sudditanza le moltitudini. Che fare? Scuotersi dall'atavico torpore, svegliarsi, diventare protagonisti della propria vita, vincere paura e viltà.Partecipare per se stessi e le future generazioni, non nella speranza che ... qualche mollica cada dal tavolo degli 'sciacalli', ma per la propria dignità e libertà di UOMINI.
L'ignoranza secca le sorgenti di senso e genera siccità.

sabato 21 aprile 2012

"SOLO QUESTIONE DI "VASELINA"?

L'avvento del governo tecnico, fortemente voluto dal Presidente Napolitano (ex compagno. "Compagno?!") e presieduto dall'economista Monti, ha liberato gli italiani dall'ossessionante immagine del patetico 'puttaniere' di Arcore e dalla famelica schiera di squallidi, ma insaziabili parassiti che per oltre tre lustri hanno monopolizzato con arroganza, volgarità e aggressività ogni spazio televisivo e giornalistico.
La fine di cotanto incubo ha provocato un generale sollievo e tante illusioni negli esasperati umori di ogni cittadino amante della legalità, dell'onestà e del "buon senso".
Per addolcire la 'pillola' si è fatto riferimento al pericolo (?) "spread", un diabolico e disconosciuto 'differenziale' economico che tanto ha contribuito al successo 'politico' del sobrio neo Primo Ministro. Un gestore del 'panico' nazionale molto più abile dell'ex plurinquisito di Arcore, sempre e soltanto preoccupato dei propri conflitti con la Giustizia.
Chi si è accorto del come il 'parsimonioso' Mariolino ha saputo manovrare lo "spread" per fare ingoiare ai soliti italiani (perché sempre gli stessi?) ogni sorta di sacrificio, di privazione e rinuncia? Prima di ogni "batosta" il 'picco' del differenziale era al limite della "catastrofe"; dopo, un rapido, rassicurante calo.
Ah! che sollievo. Insomma, per tranquillizzare le Banche, maggiori imputate della pericolosa 'crisi' in atto, Monti, sorretto dalla maggioranza politica del PUN (Partito Unico Nazionale), ha usato la vaselina;  meno dolore, ma sempre nelle solite "chiappe".
Ora che i crescenti disoccupati, i cassintegrati, i pensionati e i giovani precari navigano nel buio più fitto del loro immediato futuro, il "controllato Premier", esaurite le 'riforme' più dolorose e urgenti, cosa può fare visto che è sempre sotto il ricatto della "trimorti" (la fiducia nei Partiti è al 4%)?.
Bersani brancola come un cieco nella notte, Casini ondeggia a mo' di pendolo perpetuo e la marionetta Alfano è costretta a muoversi come il suo burattinaio gli impone (massacrare la 'magistratura', evitare condanne).
Ecco allora l'incaponirsi sul ..."famigerato" articolo 18), l'ultimo baluardo a tutela dei lavoratori, che guadagnano infinitamente meno del "povero", dannoso Marchionne, e che finora hanno costituito l'autentica 'ricchezza' nazionale. Non sarebbe più urgente affrontare seriamente il gravissimo problema della corruzione, che consente alle 'caste' politicanti e mafiose di spartirsi un malloppo di ben 60 miliardi di € all'anno (1000 € per ogni italiano)? Perché la normativa anticorruzione europea, sottoscritta da tutti gli Stati membri sin dal 1999, non è stata ancora ratificata dai vari governi italiani che si sono succeduti? E l'evasione fiscale di ben 120 miliardi annui? Il lavoro nero e la criminalità organizzata?.
NO! Non è possibile affidarsi a questa "banda di malfattori" per sperare in un domani migliore. Essi stanno tentando di normalizzare un sistema: quello della propria assoluta, totale e perpetua IMPUNITA'. Per questo essi confidano nell'ignoranza, nella paura e nell'indifferenza di troppi italiani.