lunedì 22 novembre 2010

"L'ORIGINE DEL MALE"

Nel 'pianeta di Cuccagna' splende sempre il sole. L'ambiente è ameno, ricco di lussureggiante vegetazione; l'acqua dei fiumi è sfavillante, gli animali pascolano placidamente per l'assenza di ogni pericolo. I "cuccagnesi" godono di un privilegio unico nell'universo: si nutrono con i raggi solari. Quando la fame sopravviene, si espongono ai raggi ultra violetti e risolvono in tal modo ogni bisogno alimentare.
Questa peculiare facoltà concede a ognuno un'esistenza assolutamente beatificante; niente obblighi lavorativi, nessuna preoccupazione economica, competizione sconosciuta; insomma nulla di quanto ci è dato sopportare a noi poveri terrestri, perciò una vita senza 'padroni', politicanti, burocrati, opportunisti, corrotti.
Tantissimo tempo a disposizione da trascorrere in totale armonia con se stessi e gli altri, da spendere in attività culturali, sportive, hobbistiche e nel pieno godimento dell'autentica libertà, di amicizie disinteressate, di amore genuino, dolce, naturale.
Un vero e proprio "paradiso" dove nessuno si sognerebbe mai di affermare: "Il sole è mio e dovete pagarmi i suoi raggi". Se un 'cuccagnese' osasse tanto, sarebbe sarcasticamente deriso, commiserato, considerato folle e spedito sul "Monte della Pietà" per essere sottoposto alla cura del tempo.
Non è però altrettanto facile opporsi ad un pericolo più subdolo e ingannevole, come quello rivolto alla componente spirituale di ogni 'ominide'. Ovunque può spuntare infatti un "profeta" (non mancano mai) il cui compito è quello di sconcertare e creare dubbi con un'affermazione sempre penetrante ed efficace: "Chi ti ha creato?! Chi è stato l'artefice di cotanta magnificenza, di un universo così perfetto, se non un essere superiore, soprannaturale e onnipotente?".
E' a questo punto che nella collettività dignitosa e raziocinante si insinuano i primi timori, le ansie che scavano sempre più nell'intimo fino alla totale capitolazione: la svendita ad un fantomatico 'padreterno' della propria: "ANIMA".
Un uomo che rinuncia alla capacità di formulare idee e critiche, non solo perde decoro e personalità, ma non è più artefice e protagonista della propria vita. Si trasforma in un 'èbete' irresponsabile, privo di orgoglio e 'orfano' bramoso di un "padre" cui affidare il proprio destino. E' per questo che germogliano tanti ridicoli 'ducetti' e pericolosi despoti.
Accidenti! Anche qui, come nella logica degli eventi, dal sogno si ripiomba inesorabilmente nella cruda realtà.
Sul pianeta' terra' l'obbligato soddisfacimento della 'fame' rende ognuno dipendente da un sistema artefatto, basato esclusivamente sulla disponibilità monetaria. In ogni dove le istituzioni religiose vigilano amorevolmente sulle popolazioni sempre più succubi e rassegnate. In questo contesto la follia dominante, in mano al 'potere' economico, accelera vertiginosamente il processo distruttivo ambientale, culturale e sociale dell'umanità.
In Italia si riesce persino a peggiorare la situazione:
1) privatizzazione dell'acqua potabile entro il 2011 (salvo esito referendum);
2) crescita esponenziale dei rifiuti (smaltimento pressoché in mano alla criminalità);
3) avvelenamento delle falde acquifere e dei terreni (anche a causa dei 'termovalorizzatori');
4) cementificazione irresponsabile o, peggio, abusiva;
5) progressivo inquinamento atmosferico;
6) rapido e imprevedibile sconvolgimento climatico;
Oltretutto sono in corso la demolizione delle strutture sociali, l'aumento della corruzione, l'espansione delle organizzazioni mafiose, la crescita vertiginosa del debito pubblico, l'impunità per i delinquenti di alto rango, il disfacimento culturale e morale, l'impoverimento finanziario e solidale.
In questo progressivo imbarbarimento, sempre giustificato dalla crisi economica da anni in atto, il Ministro della Difesa, La Russa, ha ratificato l'acquisto di 131 aerei da combattimento F-35, per una spesa complessiva di oltre 13 miliardi di Euro.
Non sarà il caso di tentare, da subito, il recupero di un briciolo di saggio intelletto, visto che ... il 'pianeta di Cuccagna' non esiste?

giovedì 11 novembre 2010

"CINICO EGOISMO: UN TUMORE DA ESTIRPARE"

Alla domanda: "La vita che fai ti soddisfa, ti senti felice o, quantomeno, appagato?" la quasi totalità degli interpellati ha risposto negativamente. Quando è stato sollecitato il motivo di cotanta delusione, rarissimamente è stata sollevata una questione di carattere sociale, psicologico o di convivenza civile; la maggioranza ha manifestato la convinzione che tutto sia riconducibile alla "maggiore" disponibilità di denaro, cioè che basta "Avere più soldi" per 'soddisfare' la propria esistenza.
Certo è che i soldi, come si usa dire, "non danno la felicità, ma certamente aiutano a vivere meglio". Questa convinzione è sintomatica di una realtà che, da molto tempo, caratterizza il nostro modo di 'campare', basato soprattutto sull'avere, anziché, come natura vorrebbe, sull'essere. Tutto insomma sembrerebbe risaltare una collettività umana più 'compatta' nell'adorazione del "Dio denaro" che degli specifici referenti religiosi.
Se così è, vuol dire che uno dei principali colpevoli del 'malessere' che affligge l'umanità, è (oltre al fanatismo, l'indifferenza, l'intolleranza, la paura, ecc.) l'egoismo. Non certo fino al suo contenimento entro gli umani livelli a salvaguardia della propria e altrui esistenza, ma quando viene esasperato, trasformato cioè in cinica avidità. E' a questo punto che l'individuo perde il suo rapporto con gli altri e vive solo ed esclusivamente con e per se stesso; il 'disprezzo delle convenzioni sociali' lo domina e lo condiziona al punto che ogni attimo della sua quotidianità è caratterizzato dall'esasperato opportunismo. Tutto è finalizzato al raggiungimento e soddisfacimento delle proprie ambizioni.
Subdolo, abile nel nascondersi dietro il paravento di una eloquenza raffinata e persuasiva, si muove con cautela e chiarezza di obiettivi ben definiti: il raggiungimento di traguardi che garantiscano il massimo guadagno col minimo lavoro. Nella società attuale, da diversi decenni, questa condizione è assicurata, soprattutto, dalla politica politicante, quella che ormai caratterizza qualsiasi struttura partitica.
Quanti 'opportunisti' hanno realizzato questo desiderio? L'abitudine al ... modo di vivere, non aiuta il semplice cittadino a discernere chiaramente tali "tumori"; volendo però, ognuno è in grado di percepire simili personaggi che, con l'inganno, approfittano della fiducia degli elettori per raggiungere scopi assolutamente personali.
Se si parte dal presupposto che la "politica", secondo la concezione degli antichi greci, consiste nell'avere, da parte dell'eletto, un elevato senso di responsabilità nei confronti del 'bene comune', è chiaro che l'opportunista è decisamente un assoluto "irresponsabile".
Berlusconi, che in un momento di rara sincerità (confermato dal 'fido' Confalonieri) ammise a Montanelli che se non ... "si metteva in politica sarebbe fallito e andato in galera", ne è la figura più rilevante. Ma quanti 'berlusconini', sia a destra che a sinistra, caratterizzano la "casta" politicante dai vertici 'romani' fino al più piccolo paese? Basta fare una semplice cernita anche nella realtà moglianese per rendersi conto che il mini vertice pseudo mafioso locale è ancora caratterizzato da diverse figure 'storiche' che ne hanno condizionato lo sviluppo, specie quello culturale, umano e solidaristico, a vantaggio dei propri, ridicoli interessi.
Anche attualmente c'è chi si prepara alla conquista della sospirata 'poltrona' (altro salto nel vuoto?) affidandosi alla carica di segretario provinciale di un partitino in ascesa; le vie del "cinico politicante" sono infinite, ma tutte obbligatoriamente dentro una struttura organizzata per il ... grande balzo. Sono tutti così spregiudicati? Evidentemente 'no', ma gli onesti sono al punto di costituire ... l'eccezione alla regola.
In un momento critico come l'attuale, si stanno costituendo ed espandendo associazioni e movimenti che si prefiggono una seria e convinta politica basata sulla partecipazione popolare, sulla passione disinteressata, per opporsi responsabilmente al devastante e progressivo degrado economico, ambientale, civile, etico e sociale che sta rapidamente portando allo sfascio l'Italia.
Le conclusioni consigliate sono:
1) partecipare attivamente per perseguire una politica 'pulita' a vantaggio della collettività;
2) informarsi da fonti non suscettibili a condizionamenti partitici o di Potere;
3) non votare alla cieca o sulla 'presunzione' di affidabilità partitica;
4) sondare bene la personalità dei candidati valutandone soprattutto l'opportunismo;
5) non credere che la realtà sia immodificabile. La rassegnazione è il velo ipocrita del vile;
6) liberarsi dalla paura e dal 'ricatto';
Poche regole per non uccidere la SPERANZA. Le future generazioni si affidano alla nostra saggezza.