Sono ormai tre lustri (cioè dalla Sua" scesa in campo") che il 'nostro Premier', probabilmente afflitto, come Veronica Lario ne ha denunciato la malattia, da "infantilismo paranoico", attribuisce ad una serie infinita di categorie, soggetti ed Enti, l'appellativo, secondo lui spregiativo, di "comunista" o, quantomeno, di "sinistra". Tutti coloro cioè che non si allineano o che reputano la sua politica non conforme agli interessi nazionali o che comunque non sono culturalmente 'attratti' dal Suo 'carisma', vengono "catalogati" come 'pericolosi sovversivi', antitaliani, 'belve rosse' indegne della Sua 'comprensione e bontà'.
Verrebbe da ridere se la questione non riguardasse il dramma che da troppi anni stiamo subendo in questa povera Italia, mai così mal ridotta e ovunque sbeffeggiata.
Chi non conosce la "vera" storia dell'uomo di Arcore (e sono purtroppo in tanti), penserà che le mie espressioni siano dettate da acredine o invidia. Nessun sentimento rancoroso alberga invece nel mio sereno animo, tutt'altro; forse, direi, un pò di tenerezza.
Ciò premesso e per puro spirito culturale, analizziamo allora questo astioso accanimento contro i "non allineati" col 'Grande Fratello'. Partiamo da figure esemplari come Falcone e Borsellino (peraltro noto simpatizzante dell'MSI), che hanno pagato con la vita la loro decisa lotta alla "mafia". Domanda: fossero ancora in vita, oggi come oggi, sarebbero considerati di destra o di sinistra?. Travaglio, allievo del grande Montanelli e 'liberale' come lui, è sinistroide oppure un genuino giornalista, che spesso ha criticato D'Alema e C., assolutamente indipendente? E' notoria la sua rigida attinenza ai "fatti", che documenta in spregio a tantissimi rischi, anche fisici, e che nessuno, ad oggi, ha potuto efficacemente ed adeguatamente confutare.
I nove Giudici della Corte Costituzionale che hanno bocciato il "Lodo Alfano", sono catto-comunisti o soggetti al di sopra delle parti che si sono limitati ad applicare, come loro dovere, gli articoli 3 e 138 della Costituzione? Il Presidente della Repubblica, pur noto esponente dell'ex PCI, non aveva ratificato (forse anche affrettatamente) il Lodo medesimo, col plauso dell'intero staff berlusconiano? Santoro, notoriamente di 'sinistra', conduce le sue inchieste con ampia documentazione e alla presenza di esponenti politici o giornalisti di entrambi gli schieramenti. E Vespa perché consente a Berlusconi monologhi in assoluta solitudine? Perché nessun giornalista è 'libero' di rivolgere al Premier domande sgradite o non pre-concordate? La libertà di stampa non è l'esistenza di organi che criticano l'operato del governo, ma la possibilità di esercitare la critica nel pieno rispetto del diritto di farlo senza censure, senza intimidazioni, senza minacce e senza Leggi costruite apposta per condizionare pesantemente i giornalisti. Ma è proprio vero che i mezzi di informazione sono, al 90 o 72% ( ?) gestiti e/o controllati dalla sinistra?
Mi perseguita costantemente un forte dubbio: ma non è che ogni 'testa pensante' che non vuole assoggettarsi alla forza del denaro, che ama l'autentica libertà, che desidera una vita dignitosa e aspira ad un futuro più vivibile, sia rigidamente un "comunistaccio" e invece chi ... si ravviva davanti a 'chiappe e culi' di insipide veline, si assopisce di fronte a volti adulatori e senza domani, si pone aprioristicamente contro coraggiose 'escort' e derelitti in cerca di illusoria speranza, sia tra i coristi di "Fortuna che Silvio c'è"?.
venerdì 9 ottobre 2009
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