martedì 23 giugno 2009
"SONO STATO TRADITO DAI MIEI"
Sulla cronaca provinciale de "il Resto del Carlino" di Domenica 21 c.m., è stata pubblicata la seguente lettera dell'ex Sindaco di Mogliano, Silvano Ramadori:
"Ho ricevuto innumerevoli messaggi di solidarietà e incredulità per la sconfitta alle ultime elezioni a Mogliano. Un risultato che va in direzione contraria all'efficenza ed efficacia amministrativa mostrata, sotto gli occhi di tutti non solo moglianesi, in questi anni. La mia amarezza è dovuta al comportamento non leale di molti interlocutori all'interno della coalizione del centrosinistra che direttamente o indirettamente stavano partecipando alla mia squadra.
Qualcuno ha tradito l'impegno, mostrando poca coerenza, trasparenza e soprattutto poca affidabilità. Il consenso per la mia coalizione era sentito tra la gente e nelle riunioni fatte prima delle elezioni, ma dei giochi 'loschi' hanno rovesciato il risultato. Personaggi che hanno collaborato e lavorato con la mia amministrazione non hanno dato indicazione di voto, alcuni addirittura hanno appoggiato la lista avversaria. Sono mancati i voti dei vari schieramenti: socialisti e comunisti e rifondazione, IdV, sinistra e libertà (quest'ultima in chiusura della campagna elettorale ha concesso lo spazio dell'ultimo comizio alla lista di destra).
Un piccolo approfondimento è doveroso sul tema delle primarie. E' stato un errore imporle, anche perché l'amministrazione non aveva avuto problemi. Il risultato è stato quello di arrivare ad una spaccatura insanabile del partito fino all'epilogo finale, in cui una parte dei dissidenti ha voltato le spalle alla mia lista e ha preferito appoggiare quella di centro-destra.
Molti progetti sono stati conclusi per migliorare Mogliano, altri ne sono in cantiere ed altri ancora in via di sviluppo. Auspico che la nuova Amministrazione comunale continui su questa linea per continuare il progresso. Sicuramente, in questa sconfitta, ha influito il dato nazionale di un PD debole, ma anche l'aver dato spazio a giovani molto determinati, presupposto per formare gli amministratori di domani, non ben compreso. Infatti questi ragazzi hanno ottenuto, ingiustamente, pochi consensi. Li ringrazio di cuore per il sostegno che mi hanno dato, così come ringrazio tutti gli altri candidati della mia lista. Essere stato sindaco è stata una esperienza umana e civica di straordinaria soddisfazione"
Martedì 23 c.m. è stata pubblicata la mia replica: "RAMADORI FACCIA AUTOCRITICA"
"Le urne hanno dato una risposta inequivocabile: i moglianesi hanno sonoramente 'bocciato' l'ex Sindaco Silvano Ramadori. C'è stato un complotto? Forse, ma chi l'ha perpetrato e, soprattutto, perché? Penso sia corretto soffermarsi proprio su quest'ultimo interrogativo, visto che l'ex 'primo cittadino' non accenna ad alcuna autocritica. Egli accusa di tradimento tutta la coalizione del 'centrosinistra', forse dimenticando quando, nel 2004, lui per primo disattese ogni impegno assunto con Rifondazione, tanto da determinarne, dopo un paio d'anni di inutili sollecitazioni e chiarimenti, l'uscita dalla maggioranza. Di li a poco anche il 'suo' capogruppo dichiarò la propria dissociazione e tutta la stampa provinciale fu prodiga di notizie sull'argomento.
Non si può infine dimenticare le varie volte che rischiò serie crisi in Consiglio comunale e che solo grazie a qualche opportunista di minoranza gli riuscì di concludere il mandato. Come può allora attribuire a che per anni ne ha subito violazioni e delusioni, sopportato offese e aggressività, il proprio fallimento? Era pubblico e perciò scontato il dissenso che lo caratterizzava alla 'sua' sinistra politica, in parte persino boicottata nei comizi finali. Allora quale tradimento, quale sabotaggio? Se Ramadori ha, oltre ai propri limiti e colpe, da lamentare qualche congiura nei suoi riguardi, è bene che si soffermi esclusivamente nel proprio ambito partitico, anche in considerazione della netta spaccatura determinata da 'primarie' ridicole e pericolose, proprio sotto il profilo della scontata 'ritorsione' che ne sarebbe comunque e reciprocamente seguita.
Allo stato delle cose ritengo che sia utile e intelligente per lui non persistere nel ruolo di vittima (un copione da tempo molto abusato), ma cogliere il senso profondo e significativo di questo suo insuccesso che, forse, non avrebbe così platealmente conseguito se ci avesse, a suo tampo, prestato ascolto. Deve infine prendere atto che la politica è un'arte e non, come ha dichiarato, una professione perché in tal caso si può essere solo 'politicanti'"
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Romolo, secondo me hai travisato:
RispondiEliminaRamadori è incazzato perchè non gli hanno dato il rimborso chilometrico per levarsi dai coglioni.
Voi quando la fate autocritica ? o la colpa è sempre degli altri. Mi sembra di sentire Berlusconi, il che è tutto dire. Non ci siete solo voi, cominciate ad impararlo, e poi imparate a rispettare gli altri se volete essere rispettati.
RispondiEliminacordialmente