La sensazione fu netta; l'immagine non lasciava dubbi. Il 'corpo contundente' si abbatté con immaginabile virulenza sullo zigono sinistro del vecchio leader. La reazione della predestinata vittima fu istintivamente rapida ed efficace, anche grazie al fortuito pezzo informe di simil-tessuto che, casualmente, già stringeva alla mano. L'entità degli effetti fu possibile verificarla quando lo stoico personaggio, contrariamente ai dettami precauzionali imposti dalla situazione, si elevò dal predellino dell'auto mostrando, ai numerosi fans e telespettatori, un volto lacero e tumefatto, ma osannante l'epica tempra dell'uomo.
Il deprecabile gesto costrinse l'intera nazione a rinunciare, per qualche settimana, alla rituale immagine del 'premier' e ai suoi quotidiani anatemi televisivi; il popolo trascorse l'angoscioso momento dibattendo sulle motivazioni che avevano portato l'esaltato 'attentatore' al criminale gesto.
Tutta colpa dei fomentatori del becero odio diffuso dall'agguerrita stampa e dai media della possente opposizione 'comunista', affermavano con schiumoso rancore i 'colonnelli' del 'martire. La rabbia e il rancore degli adepti rischiavano di esplodere, da un momento all'altro, nella più ovvia delle reazioni: l'atroce e risolutiva vendetta.
Fortunatamente la figura del 'condottiero' riapparve al momento cruciale; il dolce sorriso, la suadente voce, le braccia benevolmente allargate disegnarono una figura celestiale sorta a nuova vita. Come per incanto, le grida si placarono, le gesta assunsero posture accattivanti, l'opposizione fu amabilmente sollecitata alla condivisione delle riforme. La via verso la soluzione di ogni problema penale nei confronti del vecchio 'pluri-inquisito' era ormai facilmente e definitivamente percorribile. Quasi tutti i media iniziarono a rivalutare antiche figure di furfanti e malandrini condannati persino dalla storia. Sindaci di ogni dove, come in una agguerrita competizione, si sfidavano nella titolazione di vie, piazze, parchi e anfratti a soggetti vantanti malaffare e delinquenza. Politici influenti o servili, prodigarono ogni sforzo per riabilitare canaglie di ogni risma al fine di 'normalizzare' la cultura del peggio.
In concomitanza, si elaboravano e legiferavano normative volte a limitare sempre più i pochi canali che ancora restavano per comunicare tra individui. Ognuno era sempre più indotto all'atrofizzazione delle proprie capacità cerebrali, all'annientamento della personalità e alla definitiva rinuncia alle più elementari peculiarità umane.
Il "Partito dell'Amore" aveva finalmente trionfato; il "Grande Fratello" pensava e decideva per tutti. Il popolo degli 'zombi' continuava a recarsi periodicamente alle urne elettorali, come in ogni sana democrazia. L'esistenza era inoltre assicurata da una dolce, totale sottomissione.
Siete forse un pò preoccupati? Sciocchi, si tratta solo di un fantasioso racconto.
martedì 19 gennaio 2010
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CHE FA SI SPARITU FINALMENTE CHE NON SCRIVI PIU'.
RispondiEliminaERA ORA . GRAZIE CHE LE SI CAPITA , NON è MAI TROPPO TARDI.
certo anonimo che sei proprio un grezzo come la carta vetrata da 10. Romolo non è sparito, magari te invece che non hai nemmeno il coraggio di firmarti lo sei.
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