giovedì 21 maggio 2009
"L'ACCADEMIA DELLA PULA"
Il degrado culturale e umano che da qualche decennio affligge l'Italia, si sta insediando in modo sempre più evidente e pervasivo, anche nella nostra piccola comunità. Le giovanissime generazioni stanno evidentemente perdendo i 'valori' fondanti della formazione culturale e umana.
In alternativa, e coerentemente con i messaggi che tambureggiano in continuazione dai mezzi mediatici, esse vengono colmate e condizionate da 'sogni' e aspirazioni non solo illusori, ma anche demenziali e fortemente incisivi per ogni figura adolescenziale che tende al facile "successo e alla notorietà" della propria immagine. Noemi, la diciottenne di Secondigliano, colei che chiama "Papi" il nostro 'primo ministro', ne risalta il modello, la tipicità.
A prescindere dalle conseguenze, a volte anche nefaste o addirittura drammatiche, che possono scaturire dalle scontate delusioni e fallimenti, dovremmo chiederci, da subito, dove conduce la 'strada' che il prototipo culturale "berlusconiano" ci propone con suadente, martellante invito.
Il tema è stato affrontato insieme ad un gruppo di giovani compaesani che, di fronte allo sfacelo culturale e sociale che sta 'esiliando' un pò tutti nei ristretti spazi fisici della TV e del Computer, si sono resi conto del 'pericolo' e stanno tentando di recuperare il valore fondamentale della vita: "lo stare insieme".
Hanno scoperto che ognuno ha passioni e conoscenze che è vano relegare nel nulla potenziale della propria individualità, ma che costituiscono invece ricchezza e interesse notevoli se messe a disposizione della 'comunità'.
Hanno cioè compreso che la propria passione per la musica, il cinema, l'arte, la filosofia e quant'altro, non escluse la salute collettiva, lo smaltimento dei rifiuti, l'inquinamento , la privatizzazione di un bene assoluto come l'acqua, sono temi che non solo concorrono alla propria esigenza formativa, ma diventano occasione di pregnante socializzazione, di piacere per l'apprezzamento di tante voci e immagini affini che contribuiscono alfine anche alla scoperta di se stessi.
Non si tratta ovviamente di una eccentrica rivoluzione, ma (forse) di un 'bisogno' antichissimo, semplice e naturale, di cui si era persa, perché sostituita dai mezzi mediatici e dagli occasionali e rituali incontri in luoghi pubblici, l'origine e la vitale importanza.
E' cosi che l'idea si è manifestata e concretizzata in due incontri, molto partecipati e pregnanti, da cui è scaturito, deciso e convinto, il desiderio di formalizzare il "gruppo". Innanzitutto il nome, che sempre riveste e rivela gli scopi che ci si propone e cosi è parso sintomatico definirci: "L'ACCADEMIA DELLA PULA".
Potrebbe sembrare, visto l'accostamento con quella, famosissima, "... della crusca", un riferimento presuntuoso e arrogante. Noi non ci poniamo, ovviamente, traguardi ambiziosi e obiettivi impossibili. Sappiamo di ... stare a Mogliano e questa consapevolezza ci induce ad un solo fine, quello di 'divertirci' imparando a 'stare insieme' come... semplici esseri umani.
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