"Io e voi possediamo questo Paese. Non i politici. I politici sono nostri dipendenti (infatti vengono pagati dai contribuenti). Il voto è importante. Non conta che tu sia repubblicano, democratico, libertario o qualunque altra cosa, siete voi i migliori. Non dimenticatelo. E quando qualcuno non fa il suo lavoro, dobbiamo mandarlo via".
Un concetto elementare per qualsiasi democrazia rispettosa dei propri cittadini. Non certo per i poveri sudditi italiani costretti a foraggiare una classe dirigente che non dirige più niente se non la bancarotta a cui ha ridotto il Paese. Dopo nove mesi di "tecnici" (peraltro molto meno peggiori del migliore Berlusconi), il Pil sta crollando del 2,5%, la disoccupazione è al 10,7 e lo spread a 451; il prossimo autunno si prospetta 'nerissimo'. A questa drammatica situazione, la classe dirigente quali e quanti sacrifici si è imposta?.
Premesso che nessun privilegio è stato abolito, i principali attori della politica italiana percepiscono i seguenti stipendi annui:
- Giorgio Napolitano: Presidente della Repubblica ............................239.181 €
- Mario Monti: Presidente del Consiglio.............................................211.502 €
- Corrado Clini: Ministro dell'Ambiente..............................................199.778 €
- Francesco Profumo: Ministro dell'Istruzione....................................199.778 €
- Renato Balduzzi: Ministro della Salute.............................................199.778 €
- Paola Severino: Ministro della Giustizia...........................................195.255 €
- Elsa Fornero: Ministro del Lavoro....................................................199.778 €
- Fabrizio Barca: Ministro della Coesione Territoriale......................199.778 €
- Corrado Passera: Ministro dello Sviluppo........................................231.804 €
E' evidente che questa gente non ha più il senso della "vergogna" e perciò è convinta che può permettersi ogni abuso e strafottenza nei confronti sia dei cittadini che in spregio alla Costituzione Italiana, la più apprezzata nel mondo per la tutela dei più deboli e a garanzia democratica (a proposito, ma non è Napolitano che deve imporne il rispetto?). Ciò significa che si sentono "padroni assoluti" dello Stato e possono quindi permettersi corruzione, intrighi, complotti e devastazione nella assoluta convinzione che i diritti e la stessa vita (un suicida al giorno) delle persone semplici non hanno alcun valore, dignità e rispetto.
E' rimasta qualche frangia della Magistratura ad opporsi alla loro bramosia, ma è solo questione di tempo; fatti fuori i residui, leali servitori dello Stato, il neo-fascismo, molto più subdolo e pericoloso di quello 'mussoliniano', sarà un dato di fatto, benedetto da banche, lobby, chiesa, destra, sinistra, centro. Tutti insieme felici e contenti.
E il 'popolo' che fa? Ovvio, si gratta!